L’idea della necessità di una completa protezione delle acque nella zona della penisola istriana risale al periodo di inizio della costruzione del sistema di approvvigionamento idrico dell’Istria – l’Acquedotto di Botonega, negli anni Ottanta dello secolo scorso. In precedenza, ma soprattutto al momento del nuovo progetto di approvvigionamento idrico, sono state notate le specificità della penisola istriana, che impongono la necessità di una gestione integrata dell’approvvigionamento idrico e del drenaggio per proteggere le limitate risorse idriche.
Tutte le principali sorgenti di acqua potabile captate: San Giovanni (Sv.Ivan), Gradole, St. Stefano (Bulaž), Rakonek, Kokoti, Fonte Gaia e altre, si trovano nell’interno dell’Istria. Le sorgenti sono di tipo carsico ascendente, presentano abbondanza di acqua nella stagione delle piogge, spesso con la comparsa di torbidità e di sporcizie, e di una quantità molto limitata di acqua durante la stagione secca.
La base di questo progetto è uno studio che è stato ordinato nel 2000 dalla Regione istriana e dalla società Hrvatske vode: “Organizzazione, realizzazione e manutenzione di sistemi di drenaggio e trattamento delle acque reflue per piccoli abitati nella zona di protezione delle acque della Regione istriana.” L’idea della necessità per la costruzione di sistemi di drenaggio e di trattamento delle acque reflue per i piccoli abitati dell’interno della penisola istriana è emersa a causa della specifica configurazione del terreno, in gran parte terreno carsico, e a causa della posizione e delle caratteristiche delle principali sorgenti di acqua potabile, che forniscono acqua alla popolazione locale e all’industria turistica. Il progetto comprende piccoli abitati che non hanno né risorse economiche né umane per la costruzione e la gestione di sistemi di drenaggio.
L’intero sottosuolo dell’Istria è praticamente una falda acquifera unica, ed è necessario applicare un sistema completo di gestione delle risorse idriche e di drenaggio.
Allo stesso tempo, a causa dell’intenso sviluppo del turismo, il consumo di acqua nei mesi estivi è molto più alto del consumo invernale, quindi è necessaria una gestione integrata delle risorse idriche, con l’esistenza di un sistema di riserva – accumulazione. Quindi parte del rifornimento idrico delle città costiere, in particolare di Rovigno e Pola, è realizzato attraverso il progetto di approvvigionamento di acqua dal bacino artificiale Botonega situato nel centro della penisola, nella zona delle città di Pisino, Pinguente e del Comune di Cerovlje, che ad oggi è diventato, soprattutto nel periodo estivo, una delle principali fonti di approvvigionamento idrico.
In quel periodo esistevano nell’area dell’Istria delle Delibere sulle zone di protezione delle singole sorgenti d’acqua potabile che definivano livelli di protezione passiva e attiva nell’area più ampia di ciascuna di queste sorgenti. La protezione passiva definisce quali attività sono limitate o vietate, mentre la protezione attiva regola in larga misura la gestione dei rifiuti e delle acque reflue nelle zone di protezione. Dal momento che a causa della configurazione del terreno e la prevalenza della zona carsica il sottosuolo dell’Istria è una falda acquifera unica per tutte le sorgenti di acqua potabile, esiste la necessità di adottare un piano di ricezione e trattamento delle acque reflue in tutta l’area. Se le acque reflue raggiungono in maniera non controllata il sottosuolo, rappresentano il più grande fattore di rischio contaminazione delle acque sotterranee e in questo modo anche delle sorgenti di approvvigionamento idrico.
L’approccio moderno alla gestione delle acque reflue richiede la ricezione dell’acqua utilizzata nel sistema di drenaggio pubblico, la sua depurazione e l’ulteriore utilizzo o la ridistribuzione nello spazio naturale evitando conseguenze dannose. A causa della specificità dell’Istria come singola falda acquifera, è necessario garantire la protezione delle sorgenti di acqua potabile attraverso un sistema controllato di drenaggio e trattamento delle acque reflue su tutta la penisola.
Documento allegato:
Sorgenti e fiumi dell’Istria